Osservatorio | Ottobre 2024
L’auto tedesca a fine corsa: così la Germania zavorra l’eurozona. BCE costretta al soccorso.
In sintesi:
- All’esame economico d’autunno gli USA passano a pieni voti, la Cina è rimandata al varo del piano di rilancio e l’Eurozona è quasi in recessione, tirata giù da Germania e Francia.
- La produzione tedesca di autovetture è ancora del 30% sotto il picco del 2016, appena dopo il dieselgate che l’ha costretta ad abbandonare la motorizzazione su cui puntava, ed è diventata quarta a livello globale, superata da Cina, Giappone e India.
- La sua transizione all’auto elettrica, che comporta la perdita del 60% del valore aggiunto, rispetto al motore endotermico appare in stallo: i volumi mensili sono fermi sopra le 100mila unità, circa un terzo del totale, dalla fine del 2022.
- L’Italia deve far fronte a sfide aggiuntive, oltre a quella della debolezza della domanda franco-germanica: riduzione del deficit pubblico; caduta degli investimenti in abitazioni; mancanza di lavoratori.
- In USA la coppia occupazione-consumi non perderà colpi.
- L’inflazione salariale resterà più alta per la forza del mercato del lavoro.
- BCE e Fed continueranno a tagliare i tassi, assecondando il calo dell’inflazione. Più la prima che la seconda e l’euro ne risentirà.
- In un contesto di tassi positivi, nominali e reali, l’investimento azionario si fa selettivo.
- Views from the managers: una sintesi degli spunti e delle osservazioni emerse negli incontri con i gestori di Ceresio Investors in seguito al viaggio negli Stati Uniti.