La Fondazione del Ceresio affianca operativamente e finanziariamente varie entità e vari progetti:
La Fondazione del Ceresio affianca operativamente e finanziariamente varie entità e vari progetti:
La Croce Rossa in Ticino ha il mandato cantonale per gestire i centri collettivi per i richiedenti asilo. I minorenni non accompagnati (senza famiglia) sono ospitati in due centri.
Il progetto si profila come aiuto allo studio con volontari che sono formati e supervisionati. Lo scopo è quello di contrastare il fenomeno dei “bambini chiave al collo” e di aiutarli a sfruttare meglio il loro potenziale collaborando anche direttamente con gli istituti scolastici. Le famiglie dei bambini sono coinvolte inoltre in altre attività al fine di migliorare la loro integrazione nel tessuto sociale del territorio.
Tavolino Magico si occupa della raccolta di derrate alimentari in esubero o in scadenza nei supermercati, presso le aziende di produzione o agricole e della successiva ridistribuzione del cibo a persone bisognose in tutta la Svizzera (circa 130 centri di distribuzione).
Sostare Sagl è un ente senza scopo di lucro di SOS Ticino che si occupa di integrazione professionale e sociale nell’ambito della ristorazione (30 ragazzi in programmi di formazione, riqualifica e aiuto al collocamento). Il progetto consiste nella formazione e tirocinio dei ragazzi presso il Ristorante La Casa del Popolo di Bellinzona e presso altre aziende formatrici.
L’Associazione Il Tragitto promuove l’integrazione sociale attraverso attività di socializzazione e incontro, di corsi e pratica dell’italiano e di sostegno alle famiglie.
Gli utenti sono principalmente migranti, per lo più mamme con bambini fino ai 3-4 anni.
E’ un’iniziativa di promozione musicale gratuita, destinata a bambini di ogni estrazione sociale ed economica e applicata nelle scuole dei quartieri meno abbienti di Lugano. La frequenza dei corsi, una volta firmato il contratto, diventa obbligatoria (due/tre lezioni settimanali), e ha lo scopo di migliorare il rendimento globale dei bambini, che si rivelano nel tempo animati da una forte motivazione (grazie all’aumento dell’autostima, all’integrazione sociale e all’educazione al bello in generale).
Le volontarie Vincenziane affiancano singole persone e intere famiglie che attraversano momenti difficili con un sostegno costante attraverso un centro di ascolto e delle visite domiciliari.
Il Centro, fondato nel 1908 con il nome “Culla Arnaboldi”, è la “madre” di tutte le Culle in quanto a esperienza, specializzazione e formazione di asili nido. Il Centro, che dispone di 30 posti per bambini inviati dai servizi sociali e 30 per decisione autonoma delle famiglie, fornisce assistenza ai bambini da 0 a 6 anni e gestisce situazioni familiari critiche.