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Food Industry monitor 2023
The Food Industry Monitor 2023
12/07/2023
Letter 22
La Cina punta al nuovo miracolo e alza la posta nella sfida con gli Stati Uniti
Diventata prima potenza industriale, l’economia cinese vuole supremazia e autonomia tecnologiche in otto settori strategici. La pace è indispensabile per l’acquisto fluido delle materie prime. L’obiettivo della prosperità condivisa, che non è egualitarismo, è indispensabile per evitare future tensioni sociali. La politica industriale persegue indirizzi di lungo periodo.
02/05/2023
Webinar 4
Webinar: Crisi bancaria: siamo al sicuro?
28/03/2023
Letter 21
LA SPACE ECONOMY RIVOLUZIONA I MODELLI D'AFFARI E AIUTA LA SOSTENIBILITÀ. L' ITALIA C'É
La corsa alla conquista dello spazio è ripartita. Con ricadute pervasive su tutta l’economia. La crescita delle attività spaziali promette di essere molto elevata. È spinta da due forze, che si alimentano a vicenda: la netta riduzione del costo del trasporto in orbita e l’ingresso dei privati, che iniettano concorrenza e innovazione. La copertura globale con mega costellazioni di microsatelliti diffonde la banda larga veloce e aumenta inclusione sociale e controllo della salute ambientale del Pianeta blu. L’Italia è tra le prime cinque nazioni al mondo per risorse finanziarie, saperi tecnologici, integralità della filiera e alleanze strategiche.
09/01/2023
Letter 20
LA CRISI ENERGETICA INFURIA E PUTIN CENTRA IL PUNTO EUROPEO: FINALE SOSPESO?
Uscita, o quasi, dal tunnel della pandemia, l’Unione europea si è infilata nella peggiore crisi energetica dell’ultimo mezzo secolo. La Russia ha usato il gas come arma per far venir meno l’appoggio all’Ucraina: il suo prezzo è salito di sei volte. Ma i governi, inclusa la Commissione UE, stanno prendendo le giuste contromisure. E il Generale Inverno questa volta potrà essere affrontato con la preparazione adeguata.
25/10/2022
Letter 19
IL VOLTO NUOVO DELLA GLOBALIZZAZIONE PLASMATO DA JUST-IN-CASE E FRIENDSHORING
La stagione di intensificazione degli scambi mondiali è durata dalla fine della Seconda guerra mondiale alla Grande crisi finanziaria del 2008-09. È finita perché molte spinte si erano esaurite e sono state elevate barriere di varia natura e genere, sempre tinte di nazionalismo e/o demagogia. Le interruzioni delle forniture dovute ai lockdown anti-pandemia e la guerra in Ucraina accelerano la fase di accorciamento delle catene globali del valore e dettano alle imprese strategie ispirate più all’efficacia che all’efficienza. Gli stati le assecondano per tutelare la sicurezza nazionale. Ma ricerca di produzioni più convenienti, allargamento dei mercati e diffusione ineguale delle competenze tengono sempre viva la globalizzazione. Nel ridisegno della mappa industriale internazionale l’Italia può svettare.
01/08/2022