Osservatorio | Luglio 2024
Con la crescita moderata e i tassi calanti i fondamentali sostengono le azioni, che hanno già corso molto
In sintesi:
- Il nervosismo dei mercati, manifestato dalle forti oscillazioni dei prezzi delle obbligazioni e dalle giravolte dei corsi azionari, rispecchia l’incertezza sull’esito della stretta monetaria
- Finirà in una recessione americana? In realtà il rallentamento in atto negli USA è voluto ed è necessario per abbassare la temperatura dei prezzi
- Il monte salari reale statunitense sta salendo a passo costante grazie alla minore erosione del potere d’acquisto. Anche in Europa ci sono record di occupati e disoccupazione ai minimi
- L’Eurozona frena, zavorrata dal manifatturiero, e resta fanalino del convoglio globale, mentre in Asia l’India incalza la Cina
- La dinamica dei salari diverge: resta più alta in Europa mentre scende in USA. I margini soffrono per aumenti dei costi degli input superiori a quelli nei listini degli output
- Il valore delle azioni a Wall Street è salito molto più del PIL nominale: uno dei tanti segnali di ricca valutazione delle società quotate. Tuttavia, gli indici sono dominati dalle Magnifiche 7, che continuano a macinare utili stratosferici
- Il dibattito sulle valutazioni del mercato azionario americano prosegue e i titoli europei non dovrebbero essere scambiati con uno sconto storico così elevato rispetto agli Stati Uniti