Osservatorio | Febbraio 2025

Economia mondiale a prova di Trump

Osservatorio | Febbraio 2025
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At a glance:

Il 2025 è partito con il piede giusto per la crescita mondiale, mentre la nuova politica economica statunitense, come una sorta di tornado, sta investendo lo scenario.

Le previsioni per il PIL mondiale sono state riviste al rialzo grazie soprattutto alla performance degli USA, dove continua a funzionare molto bene la coppia consumi-monte salari reali.

A gennaio i dati americani di occupazione e vendite al dettaglio hanno risentito del grande gelo. In febbraio ci sarà un simmetrico rimbalzo.

L’Eurozona soffre la debolezza franco-tedesca, con epicentro nell’automotive, e attende l’esito delle elezioni politiche in Germania. L’Italia è in stagnazione e l’andamento piatto dell’occupazione da agosto in poi anticipa ulteriore fragilità.

In Asia la Cina avanza piano e l’India rallenta da una velocità che è un elevato multiplo di quella del Vecchio Continente.

L’inflazione tende a scendere lentamente, specie in USA, dove il mercato del lavoro resta tirato e sostiene gli aumenti salariali.

I tassi restano fermi in America, calano in Europa, salgono in Giappone. Le Borse segnano nuovi record grazie ai maggiori utili. L’oro è sostenuto dagli acquisti delle Banche centrali.

I minacciati aumenti dei dazi commerciali e di altre barriere agli scambi con l’estero hanno un potenziale distruttivo molto elevato: se agiti, metterebbero in moto una spirale recessiva. Sebbene sia improbabile che ciò accada, l’incertezza per le politiche commerciali è salita ai massimi, scoraggia gli investimenti e aumenta il premio al rischio.