A Colpo d'occhio | Giugno 2024

Con il nuovo redditometro a rischio di tassazione le donazioni “informali”

A Colpo d'occhio | Giugno 2024
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Con il ritrovato vigore dell’accertamento da redditometro, le liberalità indirette e le donazioni “informali” saranno autodenunciate con maggior frequenza.

Di recente il legislatore ha rimesso al centro dei metodi di contrasto ai fenomeni di evasione quello basato sull’accertamento sintetico - induttivo, più comunemente conosciuto con il termine di “redditometro”, che era stato messo in naftalina nel 2018 dal Governo Conte I. Dopo un iniziale abbrivio, lo strumento è stato temporaneamente sospeso, al fine di renderlo meno invasivo nelle ipotesi in cui non si palesi una “grande evasione”. Tuttavia, in attesa dei correttivi, la sua riproposizione ed il ritrovato vigore come strumento di contrasto al sommerso, rappresenteranno una spina nel fianco di quanti fra i contribuenti non riusciranno a giustificare il proprio livello di spesa per consu mi, investimenti e risparmi. In un contesto sociale dove sempre più le nuove generazioni si trovano a condurre stili di vita grazie ai trasferimenti di ricchezza delle generazioni passate, da nonni e genitori, la necessità di dimostrare un’adeguata capacità contributiva, seppur in assenza di redditi apprezzabili, e quindi di evitare accertamenti tributari basati sullo strumento in questione, indurrà le parti a palesare anche quei trasferimenti di ricchezza che non si sono perfezionati per il tramite di atti di donazione. Liberalità indirette e donazioni “informali” saranno quindi spontaneamente dichiarate (autodenunciate) dagli interessati con maggiore frequenza rispetto al recente passato. È questo uno degli effetti indotti del ritrovato vigore dell’accertamento da redditometro.